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Tutti gli aggiornamenti su prezzi e tendenze di metalli leghe e acciai |
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21/11/2022 - LE NOTIZIE DI QUESTA SETTIMANA |
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Nelle nuove dinamiche di variabilità dei prezzi gli indicatori tradizionali di tendenza risultano sempre meno efficaci in un contesto di Borsa sempre più in mano agli utilizzatori |
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Le acciaierie intensificano la pressione sulla domanda attraverso gli annunci delle chiusure anticipate in vista delle festività di fine anno, ma i prezzi scendono ancora |
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Una fase non semplice da gestire, dove i movimenti dei prezzi nascondono delle insidie per tutti i metalli |
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Il Molibdeno riprende a salire e il Cobalto continua a scendere. Il Nichel, tra alti e bassi, è sempre di più il metallo da seguire nei suoi sviluppi di quotazione |
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I prezzi di metalli e leghe ritornano a scendere in maniera importante, ricollocandosi ai valori di fine ottobre. I rottami di acciaio non seguono un indirizzo chiaro |
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Il Dollaro risulta sempre meno forte e permette all’Euro di collocarsi su una linea di cambio al di sopra della parità virtuale individuata a 1.023 |
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Il forte arretramento dei prezzi dei metalli penalizza i titoli di Borsa dei minerari. I noli “bulk” sono sempre più bassi |
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La velocità è un fattore che deve entrare nelle logiche decisionali di chi oggi e nel prossimo futuro, dovrà pianificare le proprie azioni di intervento di acquisto o vendita di metalli industriali. Il lasso di tempo per generare una decisione sul movimento di una partita di metallo o lega è generalmente lungo. Una sommatoria di ore o giorni che quasi sempre mina l’efficacia dell’azione intrapresa essendo poi essa stessa tardiva e quindi inappropriata. L’evidenza di quanto appena asserito è ciò che è avvenuto in questo primo frangente del mese di novembre alla Borsa LME. L’indice LMEX in questi casi ci aiuta a rendere in modo estremamente chiaro, con la semplicità dei numeri, quanto è accaduto nelle ultime settimane. Il mese di novembre ha visto la base di indice iniziale a quota 3600 punti per poi andare a quasi 4mila dieci giorni fa e chiudere a quota 3800 l’ultima ottava. Un’escursione complessiva che nella quantificazione “a modulo di numero” va oltre i 600 punti di indice e quindi tutti riconducibili sui prezzi in Dollari dei metalli che compongono il listino LME. Gli utilizzatori devono necessariamente realizzare che ormai da lunghissimo tempo sono i soli arbitri dei destini dei prezzi degli “industriali” impiegati nei rispettivi processi produttivi e che le derive che prendono le quotazioni dei metalli sono generate da loro stessi; quello che è accaduto a Rame e Nichel negli ultimi giorni è sotto gli occhi di tutti. L’importante escursione al ribasso del prezzo 3mesi del Rame è prossima al suo totale compimento. La cospicua dismissione di posizioni “lunghe” ha riportato il prezzo del metallo al livello di una decina di sedute fa rispetto al calendario LME. L’attuale quotazione del Rame non dovrà essere vista come l’avvio di una nuova fase ribassista, bensì un punto di snodo fondamentale per una ripresa del prezzo 3mesi in modo più progressivo. Lo Zinco risentirà di qualche ritardo nella completa allocazione del denaro rialzista accumulato in eccesso nelle scorse settimane, ma la soglia dei 3mila Dollari 3mesi non verrà messa eccessivamente sotto pressione. Gli utilizzatori di Zama e Ottone sono quindi avvertiti a riguardo delle interessanti “finestre d’acquisto” che si prospetteranno in modo particolare proprio ad inizio di questa settimana. L’Alluminio ha finalmente trovato una soddisfacente area di quotazione dopo un periodo di tumultuosi alti e bassi. L’attuale livello di denaro che ruota intorno al metallo lascerebbe supporre ad una possibile correzione di prezzo con indirizzo rialzista, ma di limitata entità. Il Nichel non è certo sinonimo di noia con la quotazione di Borsa fortemente sollecitata da una picchiata, meno 6% su base settimanale e meno 14 dal picco massimo di Mercoledì 16 Novembre (30mila USD 3mesi). L’attuale collocazione di prezzo non risulta comunque ottimale per il Nichel, sceso eccessivamente sotto l’area di incontro tra domanda e offerta, identificabile intorno ai 26/27mila Dollari 3mesi. Un buon compromesso di quotazione lo sta trovando invece Piombo, dopo le forti tensioni rialziste messe in evidenza agli inizi della scorsa ottava e lasciando supporre ad un contesto di marcata stabilità in tempi brevi. Lo Stagno è ancora alle prese con una situazione di forte contrapposizione tra domanda e offerta, sebbene si siano viste le prime incertezze dalla parte di chi vende metallo, avvisaglie comunque non ancora sufficienti affinché la controparte degli utilizzatori possa giudicare quotazione attuale LME di significativo interesse per acquisti dai tonnellaggi importanti. |
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I giorni che possono essere considerati lavorativi, calendario alla mano, sono circa quindici e poi anche questo 2022 potrà essere messo in archivio. Un anno dalla duplice veste, estremamente vivace nel primo semestre, fortemente depresso nella seconda parte e particolarmente in questo ultimo trimestre. Le acciaierie stanno pensando di chiudere gli impianti produttivi, ma non i magazzini, per un numero di settimane molto alto, da sei a otto, con l’obiettivo di creare una sorta di “disagio” tra gli utilizzatori, venendo meno il riassortimento dei depositi a causa della sosta per le festività di fine anno. L’aria che si respira è molto pesante ed estremamente carica di tensione su ambedue i fronti di trattativa, con i trasformatori di semilavorati che sono alle prese con la spinosa questione degli adeguamenti prezzi, in particolare nel settore “automotive”, dove i principali committenti stanno avanzando significative istanze forfettarie di riduzioni, essendo i prodotti siderurgici in sensibile calo, nel caso dei “piani” i prezzi sono tornati a livello del Novembre 2020, ovvero prima che si scatenasse la “tempesta”. La differenza sui prezzi dei coils nella nostra parte d’Europa non esiste più. Il gioco degli adeguamenti fa si che le acciaierie italiane e quelle della parte nord occidentale del continente stiano proponendo delle gamme di prezzo molto simili sui semilavorati. L’HRC registra una diminuzione settimanale di un punto percentuale sul versante settentrionale delle Alpi, segnale al quale i nostri produttori hanno risposto con la conferma dei prezzi già in essere dalla scorsa ottava. La tensione si percepisce in modo marcato sul CRC, dove, a livello mondiale, si stanno giocando degli importanti equilibri sulle vendite di questo allestimento. Le acciaierie dell’Europa occidentale hanno risposto alle minacce che potrebbero giungere da Turchia, India e Far East con una gamma di riduzioni tra il 2 ed il 4% su base settimanale. Lo zincato a caldo è l’unico allestimento tra i “piani” in cui risulta esserci ancora un differenziale apprezzabile tra le produzioni italiane e quelle nord europee, stimabile tra i 60 ed i 100 Euro/tonnellata a favore dei coils HDG di casa nostra. Un dato che comunque risulta in costante diminuzione anche in ragione delle misure di adeguamento su base settimanale, negli ultimi otto giorni l’Europa occidentale ha ritoccato al ribasso del 2%, contro lo zero delle nostre acciaierie. La billetta, in ulteriore calo del 2% nel riferimento di ottava, sta generando numerose tensioni tra i produttori di “lunghi”, ormai destinati a non poter più governare o meglio, ad arginare il continuo stillicidio di Euro/chilogrammo che devono sacrificare per convincere gli utilizzatori a staccare qualche ordine nell’immediato. I produttori di rebar si sono dovuti arrendere all’evidenza, con una settimana totalmente priva di soddisfazioni dopo il tentativo di alzare il prezzo del tondino per cemento armato, riducendo dell’1% il precedente valore incrementale del 3. I profili commerciali per carpenteria sono diminuiti di un punto percentuale, mentre la vergella è scesa di ulteriori 4, senza che questo importante aggiustamento al ribasso dei rotoli abbia smosso gli utilizzatori, certi che a breve il prezzo potrà essere decisamente più conveniente. Le aspettative al riguardo sono ben riposte e giungono dalla Turchia, con i prezzi FOB settimanali in calo del 2% per la vergella e dell’1% per il rebar. La marcata variabilità del valore del Nichel alla Borsa LME porterà i prezzi degli austenitici a crescere nelle fissazioni previste per il mese di dicembre. Le stime, al netto delle compensazioni per i costi energetici, risultano in aumento tra i 3 e gli 8 centesimi di Euro/chilogrammo per gli AISI 303 e 304, tra i 5 ed i 10 per l’AISI 304L e tra gli 11 ed i 17 per l’AISI 316. La situazione sembrerebbe meno tesa per ferritici e martensitici dovuta alla situazione più tranquilla a riguardo dei prezzi delle principali materie prime di riferimento, con un orientamento generale improntato verso la stabilità dei prezzi correnti. |
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La notizia è che l’Oro ha retto alla fase di appannamento che ha visto protagonista il resto del listino. Un riconoscimento importante per il “metallo guida” che se non altro ha mantenuto la linea di massimo relativo per tutta la settimana, ricollocandosi ampiamente sopra quota 1700 USD/ozt, che solo qualche settimana fa pareva un obiettivo dal difficilissimo raggiungimento. La struttura del prezzo, continuando sull’Oro, non può essere definita spiccatamente rialzista, ma sicuramente collocabile al mantenimento e per un discreto periodo, a questa soglia espressa in Dollari. Il momento positivo dell’Argento continuerà e le incertezze che il metallo incontrerà nei prossimi giorni dovranno essere ricondotte alle sole “tossine” di una situazione generale di Borsa che negli ultimi giorni della scorsa settimana ha visto l’abbandono di molti investitori preoccupati di non assistere ad una crescita verticale dei metalli preziosi a seguito della debolezza del Dollaro USD. Il Palladio in questo contesto di ravvedimento diffuso sulla prospettiva rialzista di breve periodo del comparto dei metalli preziosi è stato il più colpito. La flessione marcata del suo riferimento in Dollari per oncia su base settimanale di oltre il 5%, è il dato più eloquente e possibili inversioni di tendenza, a breve, difficilmente potranno avere luogo. Una situazione che risulta molto più articolata per quanto riguarda il Palladio, ritornato a popolare le aree del prezzo USD/ozt in cui non si collocava più da inizio novembre, ma sempre supportato da un’ampia platea di speculatori confidente nel legarsi alle sorti di questo metallo. L’impegno di capitale “lungo” che il comparto finanziario è disposto ad investire sul Palladio non è ingentissimo, ma come già detto più volte in simili occasioni, la natura di nicchia di questo metallo comporta che un ridotto impiego di liquidità su un preciso indirizzo di tendenza possa generare significative variazioni sul suo riferimento di Borsa indicato in Dollari per oncia. |
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La fase di stabilizzazione del cambio tra Euro e Dollaro colloca le variazioni delle materie prime di diretto interesse al netto dei valori di mercato generati e non più influenzati dall’anomala situazione valutaria venutasi a creare all’indomani dei dati positivi sull’inflazione USA del mese di ottobre. Nel dualismo tra Cobalto e Molibdeno gli indirizzi dei rispettivi prezzi USD hanno ripreso a percorrere direzioni opposte. Il Cobalto ha continuato con la sua flessione, in otto giorni il riferimento di mercato USD è sceso del 2%, mentre il Molibdeno, nello stesso contesto di quotazione, è salito del 2.8, consolidando la crescita riferita al mese in corso a 1.5 punti percentuali. La buona tenuta dei prezzi dei metalli di primario interesse per il comparto siderurgico trova conferma anche in tema di stabilità del riferimento del Titanio, fuori dai giochi della variabilità di quotazione da oltre cinque settimane. La linearità dei prezzi è un concetto che il Nichel ultimamente non conosce e gli effetti si sono visti per tutta la settimana scorsa. Il metallo è stato al centro di una massiccia ondata di vendite alla Borsa LME, le stesse o quasi, che avevano determinato nelle prime due ottave di novembre una crescita importante del suo prezzo USD 3mesi che, seppur vagamente, poteva ricondursi alla fase iniziale della folle crescita del Nichel all’indomani dell’invasione russa del suolo ucraino. L’azione di ridimensionamento della quotazione USD 3mesi del prezzo LME del Nichel, dati alla mano, è sicuramente giunta ad una fase interlocutoria se non addirittura conclusiva. La fine della massiccia ondata di vendite, perlopiù orchestrata da soggetti finanziari animati da voci nefaste sul metallo in sede di una fantomatica misura di embargo da parte del London Metal Exchange presso i suoi depositi autorizzati, ha comunque determinato una nuova collocazione della quotazione del Nichel all’interno del listino LME. L’attuale valore di Borsa del Nichel può essere considerato ad un punto di minimo relativo e quindi orientato verso un, seppur ridotto, collocamento con indirizzo rialzista. Nel settore delle ferroleghe si sta assistendo ad una fase di costante diminuzione della quotazione USD per libbra della base Cromo, negli ultimi otto giorni di un ulteriore 2%, mentre nello stesso periodo quella di Tungsteno ha riportato un’indicazione di segno positivo di 1.2 punti percentuali nel riferimento Dollari per chilogrammo. |
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Il mercato di metalli e leghe in ambito rottami, sta subendo il significativo condizionamento provocato dalla irrazionale altalena dei prezzi LME. La repentina salita dei prezzi in Dollari degli “industriali” alla Borsa di Londra, in gran parte neutralizzata dall’anomalo rinforzo dell’Euro nei confronti della valuta statunitense è coincisa al termine della scorsa settimana con una riduzione generalizzata del listino LME. Il dato valutario in questo contesto sta giocando un ruolo di relativa neutralità e quindi la variazione dei prezzi di Borsa risultano il diretto parametro nelle fissazioni di tutti i rottami non ferrosi. Le importanti riduzioni che hanno interessato Rame e Nichel al LME non mancheranno di incidere e in modo significativo, anche sui prezzi delle leghe a base di “metallo rosso” e sugli inossidabili, in particolare per gli austenitici. La risultante sarà comunque di una situazione di mercato estremamente fluida, con i commercianti non disposti a trovare dei punti di accordo con fonderie e raffinerie, ben consci che gli attuali prezzi LME si stanno collocando in un’importante area fatta di minimi relativi. Il comparto dei ferrosi risulta essere in una fase di elevata confusione, dove le acciaierie non hanno ancora reso noto un calendario certo sulle chiusure dei piazzali in occasione delle festività di fine anno. La maggior attenzione nelle campagne di approvvigionamento rottami delle mandatarie verte, come sta già avvenendo da diverso tempo, sui rottami delle demolizioni. L’interesse delle acciaierie si è spostato dalle pesanti E1 a quelle leggere della classifica E3, con queste ultime cresciute mediamente di 10 Euro/tonnellata rispetto alla settimana scorsa. L’evidenza che ci sia un calo d’interesse rispetto ai rottami di dimensioni più ingombranti e ottenuti dai grandi cantieri di smantellamento, si ha nel riscontro della riduzione del valore settimanale del prodotto frantumato E40, in calo fino a 5 Euro/tonnellata. L’interesse sul rottame di diretta derivazione industriale, come il lamierino E8, risulta molto basso nei piani di acquisto delle acciaierie, con punte di riduzione fino a 5 Euro settimanali. La buona predisposizione a premiare acquisti di rottami meno performanti in ambito fusorio, ma più economici dal lato prezzi, ha comunque mantenuto in territorio positivo l’incremento settimanale dell’indice MetalWeek, cresciuto di 4.65 Euro per tonnellata. |
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LMEX: London Metal Exchange Index – Indice ufficiale LME che calcola le variazioni di tutti i metalli quotati alla Borsa di Londra |
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SP&GSCI: Standard & Poors Goldman Sachs Commodity Index – Indice dei metalli industriali quotati al CME di Chicago (USA) |
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DOW JONES IND. METALS: Dow Jones industrial Metals – Indice dedicato al mercato dei futures dei metalli industriali |
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STOXX 600: Europe 600 Basic Resources – Indice di borsa legato alle quotazioni delle azioni di società minerarie e metallurgiche europee |
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BALTIC DRY: Indice di riferimento per il mercato dei noli marittimi – Indice specifico per navi cargo «bulk+dry» (alla rinfusa e non liquide) |
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