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Tutti gli aggiornamenti su prezzi e tendenze di metalli leghe e acciai |
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12/09/2022 - LE NOTIZIE DI QUESTA SETTIMANA |
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La decisione della BCE sui tassi, ha dato al listino LME un impulso importante per la crescita dei prezzi dei metalli industriali |
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Il “concambio”, questo sconosciuto: una pratica di definizione dei prezzi dei semilavorati, che permetterebbe una significativa iniezione di liquidità a beneficio dell’intera filiera della lavorazione degli acciai |
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L’Oro ritrova i suoi investitori classici, che vedono il metallo come un’opportunità d’impegno di capitali nel medio-lungo periodo. Le prospettive sull’Argento sono legate alle richieste del comparto industriale |
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Cobalto, Molibdeno e Nichel, dai loro movimenti il futuro delle quotazioni dei semilavorati utilizzati dal comparto, il tutto sotto l’incognita del cambio Euro/Dollaro |
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La prudenza regna nel settore metalli e leghe, forse anche in modo eccessivo. Le acciaierie sono alla ricerca di rottami dal basso valore, ma dall’alta resa fusoria |
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Il recente aumento dei tassi operato dalla BCE sta dando respiro all’Euro, ricollocatosi sopra la parità con il Dollaro; ora la palla passa alla Federal Reserve |
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I noli ritornano a salire, questo a significare la centralità dei trasporti marittimi nei contesti delle crisi geopolitiche |
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Oggi come non mai, poter disporre di una serie di informazioni sugli andamenti previsionali dei metalli, risulta fondamentale, visto l’elevato livello di instabilità dei mercati. |
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La decisione della BCE sulla revisione al rialzo dei tassi, ha dato nuovo vigore al listino degli “industriali”. Una situazione questa, che fino a qualche anno fa avrebbe determinato per i prezzi dei metalli quotati alla Borsa LME delle conseguenze diametralmente opposte alle attuali. La mossa di Francoforte ha seguito, con opportuna distanza e forse anche eccessiva, quello che la Federal Reserve, aveva fatto a fine luglio in termini di politica monetaria restrittiva. La reazione positiva della Borsa alla crescita dei tassi nell’Eurozona, trova il suo fondamento principale nel momentaneo riposizionamento del tasso di cambio con il Dollaro oltre la parità, seppure di qualche millesimo, ma importante per ridurre l’incidenza dei costi di acquisto da parte degli utilizzatori europei di metalli e leghe. I progressi dei prezzi degli “industriali” sono stati significativi, tanto che l’indice LMEX su base settimanale è cresciuto di 2,6 punti percentuali. Nell’analizzare gli scostamenti al rialzo delle quotazioni dei metalli, si scopre comunque che la crescita ha una connotazione effimera e che quindi non occorrerà pianificare degli acquisti extra con lo scopo di contrastare l’inizio di un periodo espansivo dei prezzi. Il Rame è il miglior esempio per raccontare quello che è avvenuto nelle ultime sedute di Borsa e quello che, con grande probabilità, seguirà nel corso di questa settimana. La quotazione USD 3mesi del “rosso” ha subito una consistente accelerazione pochi minuti dopo l’annuncio della BCE sui tassi della zona Euro. La progressione ha assunto la forma grafica di uno “scalino”, che ha permesso al Rame di superare, seppure solo per alcuni istanti, la soglia degli 8mila Dollari 3mesi, una situazione che l’ultima volta si era vista sul finire dello scorso mese. La cautela sul Rame dovrà comunque essere massima, continuando ad acquistare metallo e leghe a base di questo metallo, nei limiti della stretta necessità, per la totale assenza di sostenibilità per un’imminente crescita del prezzo USD di Borsa. Un atteggiamento che dovrà anche essere adottato per l’Ottone, destinato ad una correzione di quotazione significativa e orientata al ribasso, visti gli aumenti eccessivi applicati dai produttori la settimana scorsa. L’Alluminio continuerà a popolare la parte bassa del grafico del prezzo USD 3mesi, con escursioni decisamente contenute, segno che la domanda fisica di metallo rimarrà al di sotto delle aspettative. Una situazione analoga anche per lo Zinco, dove metallo LME e leghe correlate (zama), non subiranno significativi scostamenti nei valori riportati sul finire della settimana scorsa. Il Nichel risulterà al centro dell’attenzione dell’intero listino LME e lo sarà per tutta l’ottava. La crescita del prezzo USD 3mesi non sta conoscendo sosta da almeno cinque sedute, con il riferimento di Borsa che in soli otto giorni si è apprezzato del 12.5%, ritornando a collocarsi su una linea di grafico mai più riproposta da un mese a questa parte. La prudenza, anche in questo caso, dovrà essere massima, questo a significare che anche per il Nichel si svilupperà a breve una ricollocazione di prezzo di natura ribassista. Il Piombo sarà la sorpresa della settimana, atteso ormai da quasi un mese ad un riposizionamento al di sopra dei 2mila Dollari 3mesi. L’impressione è che abbia esaurito il suo momento di contrazione che lo ha collocato ai minimi dal Novembre 2020. La Stagno non è più il metallo con il valore di quotazione Dollaro/tonnellata più alto del listino LME, primato passato momentaneamente al Nichel. Nel corso di questa ottava lo Stagno non presenterà significativi movimenti di prezzo, principalmente per un utilizzo di metallo estremamente limitato da parte del settore industriale. |
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Il “concambio” che cosa rappresenta e soprattutto che cosa sta a significare. La necessità aguzza l’ingegno ed in questo noi italiani primeggiamo, soprattutto quando ci troviamo in situazioni critiche, esattamente la collocazione attuale. La sua applicazione rappresenterebbe un cambio di paradigma nella gestione degli acquisti dei semilavorati di acciaio, ma costituirebbe una grande opportunità di business per intere filiere che hanno l’acciaio come denominatore comune. Nel dettaglio la risposta alle seguenti istanze, di che cosa si tratta, chi sta proponendo questa soluzione e come verrebbe regolata. La ragione di una tale mutazione, che sarebbe epocale, viene dalla costrizione nel poter gestire una sempre più ridotta massa di liquidità per le imprese manifatturiere, che vedono letteralmente risucchiate le disponibilità di cassa per i pagamenti delle bollette di luce e gas. Il “concambio” permetterebbe a tutti i livelli di garantire un sottostante di scambio, costituito da rottami e semilavorati, che eviterebbe la circolazione di denaro o meglio di ridurlo significativamente, così come i rischi di insoluti nei pagamenti. Un consistente numero di acciaierie, soprattutto quelle che lavorano nel settore dei “lunghi” hanno già proposto alle mandatarie di pagare i rottami a loro conferiti con tonnellaggi di billette, rebar, profili e vergelle, che, a loro volta, provvederanno a rivenderle agli utilizzatori e quindi ad incassare la relativa liquidità. Il processo risulterebbe oltretutto “scalabile”, soprattutto se si dovesse trattare di filiere che producono ingenti quantità di rottami, un esempio su tutti, i forgiatori e gli stampatori, attraverso la “liaison” rottami - billette - rottami. Nella previsione che tutto questo possa avere un seguito, MetalWeek™ attraverso il servizio COMMODITY LOUNGE™ (intervista al Corriere della Sera del 26 Agosto 2022), fornirà gli adeguati rapporti di concambio per ciascun semilavorato “lungo”, in rapporto al rottame oggetto del conferimento. Gli aggiornamenti settimanali dei prezzi dei principali gruppi di prodotti continuano a mantenere le tendenze dei periodi di fissazione precedenti. In Italia, nel settore dei “piani”, i prezzi risultano in aumento per il laminato a caldo, più 1% settimanale, mentre nello stesso periodo il “freddo” e il galvanizzato sono risultati in calo rispettivamente di due ed un punto percentuale. Il nord-Europa ha risposto in modo più articolato, con l’HRC in calo dell’1%, il CRC invariato ed una diminuzione del 2% per l‘HDG. Le maggiori criticità di prezzo si evidenziano comunque sui “lunghi”, ad incominciare dalla billetta, con un incremento del 2% e a cascata su tutti gli altri semilavorati ottenuti dal processo di laminazione, come il rebar più 4% e la vergella più 1%, in controtendenza i profili commerciali per carpenteria, scesi dell’1%, anche in ragione di uno stimolo al mercato, viste le ingenti quantità di invenduto presso i principali magazzini di distribuzione. Le notizie che giungono dalla Turchia sono di relativa stabilità dei prezzi FOB di rebar e vergella, anche se per quest’ultima le acciaierie sono disposte a concedere una riduzione di prezzo, nell’ordine di 10 Dollari/tonnellata, in presenza di ordini importanti o trattamenti di favore a clienti primari. Nel comparto degli inossidabili le stime di variazione riferite agli extra lega mensili attualmente in vigore evidenziano la persistente debolezza degli austenitici, ancora in calo mediamente di 0.03 Euro/chilogrammo, la stabilità di ferritici e martensitici, mentre i duplex si mantengono in crescita con un valore di 0.05 Euro/chilogrammo rispetto ai dati del listino in vigore. Le indicazioni riportate sono da considerarsi al netto degli oneri che ciascun produttore applica sui prezzi di vendita per il caro energia. |
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Nel corso dell’ultima settimana il mercato dei metalli preziosi sembra essere ritornato alla sua naturale conduzione o per meglio dire, connotazione e quindi con la componente “fisica” riguadagnare la centralità nel contesto borsistico. La crescita del costo del denaro preso in prestito, ma soprattutto con le Banche Centrali, FED e BCE, che non fanno mistero di volerlo portare intorno al 4% entro il 2023, sta allontanando, a velocità sostenuta, la componente speculativa dai metalli preziosi. Le aspettative nel breve termine saranno quindi quelle di un processo di fissazione dei principali “asset”, Oro e Argento per intenderci, con finalità “conservative”, vale a dire acquisti di metalli effettuati seguendo la logica della protezione dei capitali investiti, i cosiddetti beni rifugio. I movimenti dell’Oro di questa settimana ben rappresentano questo stato d’animo del mercato, con il riferimento USD/ozt, cresciuto di un punto percentuale negli ultimi otto giorni. Il dato più significativo resta comunque la collocazione attuale dell’Oro, sicuramente in una zona di minimo assoluto rispetto alle quotazioni degli ultimi sei mesi. La lettura sulle prospettive del prezzo dell’Argento risulta più complessa, anche in ragione delle mosse future del comparto industriale sul metallo, dettate dall’incertezza congiunturale. L’Argento in un lasso di tempo estremamente breve è passato da un eccesso di ribasso ad uno di rialzo, dove si trova attualmente. La previsione nell’immediato è quindi quella di un significativo ridimensionamento del prezzo USD/ozt, questo a causa di un eccesso di denaro “lungo” e che una speculazione guardinga, ai limiti del “chirurgico”, operando nell’ambito dell’overnight (dove non si pagano interessi se le posizioni si aprono e si chiudono nello stesso giorno), non si farà sfuggire l’occasione, puntando su un significativo ribasso dell’Argento. Un momento positivo interesserà anche il Platino, soprattutto in funzione delle aspettative sull’Oro, con margini di crescita del prezzo USD/ozt che saranno decisamente ampi nel breve periodo. Il Palladio è sinonimo di indecifrabilità, pertanto la “navigazione a vista” risulterà essere la prerogativa principale; al momento, un eccesso di denaro rialzista, anche per qualche azione speculativa avventata, lascerebbe propendere ad una decisa ricollocazione ribassista del prezzo in Dollari. |
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L’esigua variazione di Cobalto e Molibdeno, con il primo crescere di un punto percentuale ed il secondo diminuire della stessa entità, rappresenta il momento di relativo appiattimento delle quotazioni di riferimento in Dollari dei due fra i più importanti metalli del comparto. Le ragioni di questi esigui scostamenti di prezzo sono da imputare soprattutto all’incertezza che regna nel comparto siderurgico, il quale per una molteplicità di fattori è a stretto contatto con quello delle forniture di base per la realizzazione della componentistica tecnica di molti presidi medicali. La carenza di domanda, proveniente proprio dalle acciaierie, sta facendo retrocedere e anche in maniera vistosa, il prezzo del Titanio, con un calo della quotazione USD che su base settimanale ha sfiorato il 16%, rimarcando, ancora una volta di più, la natura di pura convenzione del prezzo proposto al mercato all’indomani dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Una situazione dettata da fattori più consistenti e quindi improntati alla concretezza, è quella che sta riguardando il Nichel LME, con il prezzo USD 3mesi ritornato a crescere in modo importante. La prudenza deve comunque essere massima da parte di coloro che utilizzano leghe i cui semilavorati presentano percentuali di Nichel preponderanti. L’attuale rialzo del prezzo del Nichel potrebbe generare un fenomeno di “vischiosità” delle quotazioni dei prodotti interessati alle vicende di questo metallo, soprattutto nell’eventualità di una riduzione, nel breve termine, del suo valore di Borsa. Una situazione estremamente fluida viene riscontrata anche nel settore delle ferroleghe, con la base Cromo riportare un leggerissimo aumento nel riferimento Dollari per libbra, pari allo 0.4%, mentre quella al Tungsteno, per le incertezze del comparto siderurgico, ha riportato una flessione settimanale del 3% nel valore indicato in Dollari per chilogrammo. Una riflessione conclusiva va comunque dedicata al rapporto di cambio tra Euro e Dollaro, con la nostra Divisa in leggero recupero rispetto a quella statunitense, generando ricadute positive, seppure limitate, in termini di risparmio sugli acquisti delle materie prime riguardanti il comparto. |
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I venditori di sfere di cristallo sono avvertiti, gli affari o li fate ora o mai più. I commercianti di rottami, ma principalmente fonderie e raffinerie, sarebbero i clienti ottimali per la vendita di questi articoli. L’ironia è comunque il caso di metterla da parte, perché non c’è nulla da ridere. La preoccupazione di come poter far fronte al rincaro esponenziale dei costi legati all’energia sta letteralmente bloccando ogni tipo di scambio, anche per via di molte aziende, soprattutto le più energivore e tra queste fonderie e raffinerie, che non stanno facendo mistero di voler attuare fermi produttivi anche di settimane, se non di mesi. Le decisioni degli stop prolungati, prese in questo momento, avrebbero un fondamento tecnico non da sottovalutare, in quanto gli impianti fusori a ciclo continuo o semi-continuo risultano in pausa produttiva da fine luglio in conseguenza delle ferie. La Borsa, come suo solito, non si ferma e quindi un occhio ai prezzi occorre sempre “buttarlo. La prima parte del mese di Settembre è stata sicuramente la “sagra delle occasioni perdute” da parte di fonderie e raffinerie, ecco la necessità delle sfere di cristallo, poiché alcune quotazioni come quella del Rame, sebbene il suo periodo di minimo lo abbia già oltrepassato o dell’Alluminio e del Piombo, che sono ancora in piena “zona opportunità”, potrebbero costituire un validissimo momento di acquisto, anche se la committenza non si dovesse rendere ancora disponibile a staccare degli ordini. Il comparto del “ferrosi” non è che versi in condizioni migliori, ma sicuramente non stanno mancando dinamismo ed esperienza da parte dei responsabili operativi degli uffici acquisti delle acciaierie. Le mandatarie dei principali gruppi siderurgici italiani sono state incaricate di ricercare lotti destinati alla frantumazione, come la classifica E40 (meglio conosciuta come proler), in crescita fino a 30 Euro su base settimanale e le torniture, in aumento tra i 10 ed i 15 Euro/tonnellata, mentre il valore del lamierino E8 è risultato sostanzialmente stabile. |
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LMEX: London Metal Exchange Index – Indice ufficiale LME che calcola le variazioni di tutti i metalli quotati alla Borsa di Londra |
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SP&GSCI: Standard & Poors Goldman Sachs Commodity Index – Indice dei metalli industriali quotati al CME di Chicago (USA) |
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DOW JONES IND. METALS: Dow Jones industrial Metals – Indice dedicato al mercato dei futures dei metalli industriali |
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STOXX 600: Europe 600 Basic Resources – Indice di borsa legato alle quotazioni delle azioni di società minerarie e metallurgiche europee |
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BALTIC DRY: Indice di riferimento per il mercato dei noli marittimi – Indice specifico per navi cargo «bulk+dry» (alla rinfusa e non liquide) |
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I prezzi del gas e dell'energia elettrica sono alle stelle, il conseguente rincaro esponenziale delle bollette incide sempre più sulla gestione ordinaria delle imprese |
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