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Tutti gli aggiornamenti su prezzi e tendenze di metalli leghe e acciai |
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01/08/2022 - LE NOTIZIE DI QUESTA SETTIMANA |
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Nelle ultime sedute LME i prezzi degli “industriali” sono cresciuti in maniera significativa, la ridotta attività di Borsa del mese di agosto metterà alla prova le attuali tendenze |
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L’incognita reperibilità rottami aleggia sulle acciaierie italiane che muovono i prezzi dei “piani” senza una linearità precisa. Il rebar è ancora in aumento |
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Un mercato che non risente della pausa estiva, gli occhi sono tutti puntati su Oro e Argento dopo gli ultimi riscontri settimanali estremamente convincenti |
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Il prezzo del Cobalto continua a precipitare, mentre il Molibdeno limita i danni, attesa per l’evoluzione della quotazione LME del Nichel |
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I commercianti misurano gli adeguamenti dei prezzi di metalli e leghe nell’incertezza delle previsioni LME di fine agosto. I rottami di acciaio crescono, ma solo sulla carta |
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I quadri congiunturali non certamente brillanti di USA ed Eurozona, mantengono stabili i valori di cambio tra Euro e Dollaro |
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Una settimana da record per i titoli del comparto minerario, più 10% e gap negativo sensibilmente ridotto su base 2022 |
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Oggi come non mai, poter disporre di una serie di informazioni sugli andamenti previsionali dei metalli, risulta fondamentale, visto l’elevato livello di instabilità dei mercati. |
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L’ultima ottava del mese di luglio ha messo in evidenza un forte recupero del listino degli “industriali” con l’indice LMEX cresciuto del 5% su base settimanale. Le escursioni rialziste dei metalli devono però essere considerate importanti solo se parametrate alla seconda metà di luglio, mentre nell’arco dell’intero mese è più corretto parlare di riposizionamenti rispetto ai valori USD di inizio periodo. Il Rame risulta ancora con un differenziale negativo di circa un punto e mezzo in termini percentuali sull’intero mese, questo non è sicuramente un dato soddisfacente, ma non occorre dimenticare il tonfo di metà luglio, quando il “metallo rosso” scese addirittura sotto la soglia dei 7mila USD 3mesi. Un recupero di quasi mille Dollari, che dovrà essere testato in ambito di tenuta durante il mese di agosto, caratterizzato dagli scambi rarefatti in Borsa e quindi piccoli spostamenti di denaro possono determinare importanti variazioni di prezzo. Il Rame dovrà fare i conti con l’effetto inerzia, soprattutto alla luce dell’ultimo “scalino” rialzista, avvenuto proprio sul finale di seduta del 29 Luglio, ma nell’immediato, la linea degli 8mila USD 3mesi sarà facilmente riguadagnata. La situazione dell’Alluminio è molto simile a quella del Rame, anche se per questo metallo non occorre sottovalutare un accumulo di denaro con connotazione rialzista che determinerà, a breve, un’inevitabile fase di contro-tendenza. Lo Zinco punterà ancora verso l’alto anche se determinanti saranno le resistenze che i pochi utilizzatori presenti sul mercato cercheranno di imprimere alla crescita di quotazioni superiori alle attuali. Una fase di elevato interesse la sta attraversando il Nichel, apprezzatosi del 6% in soli otto giorni. Un’escursione rialzista eccessivamente marcata, anche se nei prossimi giorni la soglia dei 24 mila USD tre mesi verrà infranta senza troppe difficoltà. Il Piombo avrà dalla sua una situazione generale caratterizzata da uno spiccato equilibrio tra le componenti domanda ed offerta, il tutto a confermare un costante rinforzo del prezzo almeno nella prima parte di agosto. Lo Stagno dovrà fare i conti con una ridotta entità degli scambi, pertanto le attese saranno di un indebolimento della quotazione di riferimento USD 3mesi per il mese in corso. |
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Il periodo delle vacanze può solo dare spazio ad aspettative o meglio, a congetture che solo ad inizio settembre potranno avere il loro esatto peso specifico o come quasi sempre accade, essere disattese. L’oggetto del contendere è rappresentato dalle aspettative dei prezzi dei semilavorati, anche se negli ultimi otto giorni la politica di definizione dei prezzi di “piani” e “lunghi”, in Italia, è risultata alquanto paradossale. È il caso del laminato caldo, passato nel giro di sole 48 ore da un incremento di prezzo di 20 Euro/tonnellata ad una diminuzione di 50 Euro e del laminato a freddo, che nello stesso arco temporale, ha visto scendere il suo valore di 10 Euro/tonnellata, quando in precedenza subì un aumento di 20; più lineare l’andamento dello zincato a caldo, rimarcando una crescita di 10 Euro/tonnellata su una tendenza di periodo già rialzista. Il quadro resta quindi particolarmente confuso, questo per due ragioni, la prima riferita ai prezzi del nord-Europa, rimasti invariati e la seconda riguardante la situazione fluida nella definizione dei prezzi dei rottami sulla piazza italiana, dove non risulta ancora ben chiara la linearità dei valori definiti e soprattutto quelli che potranno essere ad inizio settembre. Un contesto che forse il comparto dei “lunghi” è in grado di leggere meglio, soprattutto per quanto riguarda il rebar Italia, cresciuto ulteriormente di 50 Euro/tonnellata, a dimostrazione che le acciaierie del tondino per armature, preventivamente, si stanno muovendo in un potenziale ambito di difficile reperibilità della materia prima per alimentare i propri forni elettrici, il riferimento ai rottami è quindi ovvio; da osservare che in Turchia il rebar FOB è risultato in calo di 40 Euro/tonnellata. L’ultima annotazione è dedicata alla vergella, con il prezzo europeo posizionato ancora in calo di 20 Euro rispetto alla settimana precedente, questa variazione è stata quasi obbligata, anche in ragione della riduzione del pari prodotto turco (resa FOB) di 40 Euro per tonnellata. |
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Un mercato che non conosce soste è quello dei preziosi. Il periodo di agosto, anzi, potrebbe riservare sorprese inaspettate per questi metalli, anche in ragione della progressione che la scorsa settimana ha interessato l’intero listino. L’Oro è stato molto convincente negli ultimi otto giorni, non tanto per la progressione in termini percentuale, resta comunque negli archivi un rispettabile 1.5% di crescita, quanto al livello d’intensità dell’incremento del prezzo USD/ozt, mai rilevato in arretramento tra una seduta e l’altra. L’escursione di crescita dell’Oro risulterà ancora importante nel corso delle prossime settimane, anche in ragione di un più che apprezzabile equilibrio tra domanda e offerta. La ripresa dell’Argento è stata un’autentica sorpresa, anticipando così quanto sarebbe potuto avvenire a fine agosto. Il recupero del prezzo USD/ozt su base otto giorni è stato del 6.5%, riportando il riferimento espresso in Dollari sopra quota 20, cosa che non accadeva dai primi giorni di luglio. La componente speculativa sa di agire quasi indisturbata nel corso del mese e questo sarà un fattore determinante a riguardo della tenuta del prezzo dell’Argento ai livelli attuali. Non è quindi da sottovalutare l’incremento dei volumi legati a posizioni “short” che si sono registrati nel corso della seduta di Venerdì 29 Luglio. Il Platino ha beneficiato del buon stato di salute dell’Oro, con il risultato positivo di far riaffiorare il riferimento Dollari per oncia sopra quota 900, dopo ben quattro settimane. Una linea di prezzo che per il Platino potrebbe essere mantenuta per un lasso di tempo relativamente lungo, anche per effetto di un importante livello di bilanciamento tra domanda e offerta. L’alea dei movimenti speculativi sarà la sola variabile per la determinazione del prezzo USD per oncia del Palladio, la situazione attuale propende ancora verso una correzione rialzista della quotazione, nonostante un ragguardevole numero di aperture “long” già operate nelle ultime due settimane. |
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La consuetudine dei prezzi in calo di Cobalto e Molibdeno è stata mantenuta anche nell’ultima settimana di luglio, con i riferimenti di mercato indicati in Dollari scesi rispettivamente del 6 e dell’1%. La ridotta diminuzione del Molibdeno può inquadrarsi nella complessa fase dei prezzi dei rottami di acciaio, che soffrendo di una limitata disponibilità nelle classifiche comuni, tanto da determinarne dei significativi innalzamenti nell’inusuale periodo del pre-ferie, sta ricadendo inevitabilmente sugli scarti di lavorazione legati con metalli ad alta collocazione di valore, come appunto il Molibdeno. La variabilità verso l’alto del prezzo del Nichel, andrà verificata tra una quindicina di giorni circa, anche se in quel periodo sarà quasi certa una quotazione LME più bassa dell’attuale. Le ferroleghe rimanderanno alla fine di agosto tutti i discorsi su prezzi e tendenze, l’attesa nel dopo ferie sarà soprattutto alta per la base Cromo, dopo che nel mese di luglio il prezzo USD per libbra è diminuito di oltre sette punti percentuali. |
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Una settimana intensa quella che si è appena chiusa, con i commercianti in grande difficoltà a riconoscere le variazioni di prezzo della Borsa LME, riferiti a metalli e leghe. L’incognita delle quotazioni che ci saranno tra la fine di agosto e l’inizio di settembre ha messo i commercianti sulla difensiva, trasferendo solo in minima parte i progressi di prezzo rilevati dagli “industriali” quotati in Borsa. La “prova del nove” si potrà avere solo a ferie concluse, ma certamente alcuni metalli, come Alluminio, Zinco e Nichel, non potranno mantenere per tutto il mese l’intensità di crescita dei giorni scorsi. Il Rame merita un discorso a sé, sicuramente il metallo che nell’ultima quindicina di Luglio ha dimostrato dei valori di crescita molto ben consolidati. Un grande punto di domanda è da apporre per i rottami ferrosi, i cui prezzi sono cresciuti nonostante la chiusura dei piazzali di molte acciaierie. Le proposte di vendita da parte dei commercianti sono state orientate verso valori sempre più alti, sebbene pochi acquirenti potenziali abbiano espresso giudizi in merito. La crescita dei prezzi sulla piazza italiana è comunque un dato di fatto, con mandatarie e acciaierie che dovranno a settembre parametrare le prime richieste di offerta sui valori attuali dei rottami. L’indice MetalWeek nell’ultima settimana si è collocato a 335.23 Euro/tonnellata, con una crescita 16.31 punti, totalizzando un incremento di 46.07 Euro per tonnellata rispetto all’ultimo riferimento del mese di giugno. |
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LMEX: London Metal Exchange Index – Indice ufficiale LME che calcola le variazioni di tutti i metalli quotati alla Borsa di Londra |
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SP&GSCI: Standard & Poors Goldman Sachs Commodity Index – Indice dei metalli industriali quotati al CME di Chicago (USA) |
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DOW JONES IND. METALS: Dow Jones industrial Metals – Indice dedicato al mercato dei futures dei metalli industriali |
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STOXX 600: Europe 600 Basic Resources – Indice di borsa legato alle quotazioni delle azioni di società minerarie e metallurgiche europee |
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BALTIC DRY: Indice di riferimento per il mercato dei noli marittimi – Indice specifico per navi cargo «bulk+dry» (alla rinfusa e non liquide) |
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I prezzi del gas e dell'energia elettrica sono alle stelle, il conseguente rincaro esponenziale delle bollette incide sempre più sulla gestione ordinaria delle imprese |
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